Coppia di orecchini del periodo Borbone, realizzati in oro 750; sopra vi sono applicate delle piccole perle, questa è una caratteristica tipica della gioielleria di queste aree fin dal secolo XVIII, che offrivano un'alternativa di grande effetto decorativo all'impiego di pietre preziose.
Per l'analisi si procederà per gradi e prevederà il restauro, l'analisi storica e l'analisi analitica dei punzoni.
fig. 1 | fig. 2 |
Il restauro: Il restauro di questi orecchini non ha seguito il solito iter da manuale proposto per i restauri che si effettuano per i musei, l'intervento è stato più invasivo a causa delle richieste del cliente, infatti c'era la volontà di indossare questo manufatto; a causa di ciò si è dovuto procedere in modo adeguato per rendere l'oggetto utilizzabile in tutte le sue funzioni.
Come si potrà osservare dalla foto 1,2,3 e 4 uno dei due orecchini era mancante di gancio portante, inoltre mancavano entrambi le pietre centrali che erano state asportate malamente provocando un grande sqarcio sul lato di uno dei castoni. Inoltre alcune delle microperle erano mancanti.
Si è inizialmente proceduto con la realizzazione del gancio portante realizzato in oro a imitazione del gancio originale presente sull'altro orecchino. In un secondo momento si è intervenuti con delle microsaldature leaser per chiudere lo squarcio. Questo tipo di orecchini prevedeva nella lavorazione un riempimento degli stessi con della pece che è stata asportata e sostituita con della pece nuova.
fig. 3 | fig. 4 |
Infine, come si può notare nella figura n° 5 sono state applicate le perle mancanti e preparato il castone per gli smeraldi.
fig. 5 | fig. 6 |
In figura 6 abbiamo l'oggetto finito ed indossabile.
Analisi storica e analitica dei punzoni: Il punzone era presente sul gancio portante dell'orecchino, abbiamo constato che era in discrete condizioni e facilmente riconoscibile.
fig. 6 (particolare) e fig. 7
Vi leggiamo una "N" seguita dalla testa di Cerere o Partenope di profilo e per ultimo leggiamo il numero 6. (La Partenope è la Cerere greca).
Dal 1824 al 1832 per la constatata esigenza di false punzonature e per l'eccessiva semplicità dei punzoni "murattiani", le Autorità del Governo borbonico sono indotte a modificare la punzonatura stessa, istituendo i simboli con la partenope di profilo, con decreto di Ferdinando I del 15-12-1825.
Ferdinando IV di Napoli e III di Sicilia aveva unificato i due Regni in seguito al Trattato di Casalanza firmato presso Capua il 20 maggio 1815. Egli assunse il nome di Ferdinando I delle Due Sicilie e regnò lungamente fino al 1825, tranne che per due brevi interruzioni, sulla parte continentale del regno, nel 1799 (Repubblica Partenopea) e nel 1806-1815 (regni di Giuseppe Bonaparte e di Gioacchino Murat). A lui seguirono fino al 1860, anno in cui il Regno delle Due Sicilie fu annesso al Regno di Sardegna, Francesco I (1825-1830), Ferdinando II (1830-1859) e Francesco II (1859-60), ultimi sovrani che guidarono il regno meridionale d'Italia, prima dell'Unità.
La "N" significa "Nostrale" o meglio nazionale ed è stata introdotta nel 1832 che unita alla testa di Cerere la troviamo fino al 1873; il 6 era il bollo di garanzia dell'oro e ne indica il titolo.
Questa coppia di orecchini sono stati attribuiti al XIV secolo.
Restauro effettuato in collaborazione con sig.Enzo Lucà.