Il sistema Munsell consente di indicare in modo univoco il colore di una superficie, opaca o lucida, mediante il confronto visivo diretto tra il colore della superficie stessa da noi esaminata e quello di campioni standard rimovibili contenuti in un catalogo (Munsell Book of Color).
Pur non essendo l’unico sistema di specificazione del colore è il più diffuso e , in virtù di questo, quello più indicato dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) per l’identificazione dei colori nell’ambiente costruito in Italia. Il sistema Munsell è adottato anche in Germania, Canada, Stati Uniti e Giappone.
Il sistema fu proposto dall’artista e ritrattista Albert H. Munsell nel 1905 e in seguito rivisto nel 1943.
Da allora sono state pubblicate diverse edizioni del Munsell Book of Color che raccolgono, in schede a tasche, quantità differenti di campioni colorati e codificati (da 1146 1600), i cui colori sono garantiti come inalterabili nel tempo.
A che cosa serve: Il sistema Munsell è utile quando è necessario registrare o comunicare ad altri il colore o i colori di una superficie, anche a distanza di luogo e di tempo, limitando la possibilità di errore. Nonostante l’occhio umano sia in grado di distinguere fra diversi milioni di colori, solo pochi hanno ricevuto un nome, almeno nelle lingue più evolute. La maggior parte delle identificazioni sono in realtà modi di esprimere la tonalità (blu chiaro, verde intenso, ecc..) o abbinamenti della tinta a oggetti o materiali che la descrivono (giallo oro, giallo limone, bianco avorio, ecc.) Tuttavia si tratta sempre di identificazioni soggettive, difficili da comunicare ad altri e che comprendono numerose sfumature difficilmente definibili in modo univoco. Il sistema Munsell classifica le diverse sfumature riferibili alle nostre sensazioni ed è, per questo, ampiamente utilizzato non solo in edilizia ma anche in archeologia, in gemmologia, nell’industria e in generale in ogni caso in cui sia necessario un riferimento colorimetrico preciso.
Su quali principi si basa: Il sistema umano di percezione (occhio-cervello) permette di vedere un colore e di ottenere una corrispondente sensazione caratterizzata da 3 valori psico-sensoriali: tinta, chiarezza e saturazione, che sono proprio alla base del sistema Munsell di specificazione del colore.
HUE
La tinta o tonalità dipende fisicamente dalla lunghezza d’onda che prevale rispetto alle altre dello spettro visibile (400-750nm). Ciò permette di determinare l’effetto di un colore piuttosto che quello di un altro e consente pertanto di indicare per esempio un rosso piuttosto che un verde o un giallo. La tinta è la sensazione percepita che dà il nome al colore: giallo, rosso, blu etc; sono anche previsti colori intermedi e una suddivisione numerica degli stessi. Queste tinte, nel metodo Munsell, sono state posizionate nel cerchio della tonalità; E il succedersi delle colorazioni su questo cerchio è sempre lo stesso: abbiamo i cinque colori principali rosso, giallo, verde, blu, porpora; tra di loro trovano posto le relative cinque sfumature (dette anche tinte intermedie) ricavate ricavate dalla miscelazione dei due colori adiacenti: giallo/rosso, verde/giallo, blu/verde, porpora/blu, rosso/porpora. Quindi avremo ROSSO –giallo/rosso – GIALLO – verde/giallo – VERDE – blu/verde – BLU – porpora/blu – PORPORA – rosso/porpora e nuovamente ROSSO. Le sezioni vengono individuate dall’iniziale della tinta, in lingua inglese poiché il sistema è stato messo a punto in America, comprendono cinque tinte principali. R=Red (rosso), Y=Yellow (giallo), G= Green (verde), B=Blue (blu), P=Purple (porpora), e altre 5 tinte intermedie: YR: Yellow/Red (giallo/rosso), GY= Green/Yellow (verde/giallo), B/G= Blue/Green (blu/verde), PB=Purple/Blue (porpora/blu), RP= Red/Purple (rosso/porpora)
RUOTA DEI COLORI
Dopo la ruota dei colori descriveremo la sfera dei colori passando da una visione bidimensionale ad una visione tridimensionale del colore.
VALUE
La chiarezza o brillantezza o luminosità
Sull’asse della sfera dei colori è riportata la scala della luminosità con un valore che va da uno a 10. Al nord di quest’asse avremo il bianco puro (che si esprimerà con il numero 10) e al sud il nero puro (con il numero 1), al numero 5 avremo il valore “medio” cioè quel valore che possiederà il 50% di bianco e il 50% di nero. Il valore di brillantezza
CHROMA
La saturazione o purezza. La saturazione indica l’intensità di un colore e quanto questo sia distante da un grigio o da un bianco della stessa intensità; per esempio un rosso è molto saturo, il rosa e in genere i colori pastello sono poco saturi
Per fare un esempio potremmo prendere un bicchiere contenente 50ml di acqua e un bicchiere contenente 50ml di inchiostro rosso; quest’ultimo rappresenterà per noi la saturazione massima di quella tinta di rosso. Ora immaginiamo di immettere delle gocce di inchiostro nell’acqua. Ebbene potremo notare che l’acqua diventerà sempre più rossa all’aumentare del numero delle gocce di inchiostro fino a perdere la trasparenza e diventare sempre più rosso. Ho scelto questo esempio rudimentale e poco ortodosso per dimostrare quante sfumature di rosa e di rosso abbiamo ottenuto man mano che aggiungevamo l’inchiostro nell’acqua, e una volta unito tutto l’inchiostro all’acqua, scoprire che il grado di saturazione che abbiamo ottenuto è leggermente inferiore al grado di saturazione dell’inchiostro puro da cui eravamo partiti. La saturazione nella sfera del colore di Munsell si esprimerà dal centro (valore numerico 1) verso l’esterno (valore numerico crescente)
SFERA DEI COLORI MUNSELL
Le possibili combinazioni di tinta, valore e croma sono rappresentate su un diagramma tridimensionale chiamato sfera di Munsell. Il sistema di catalogazione considera tinta, chiarezza e saturazione come tre dimensioni di colore (sistema tridimensionale) che opportunamente distribuite nello spazio generano un solido ideale del colore (albero o sfera del colore) che comprende gli infiniti colori esistenti all’interno dello spettro visibile. Questo solido ha una forma irregolare poiché nasce dall’esigenza di essere quanto più aderente possibile alla realtà percettiva. Infatti, l’occhio umano non percepisce lo stesso numero di sfumature di chiarezza e saturazione per tutte le tinte. La distanza radiale rispetto all’asse centrale verticale indica la saturazione che non raggiunge il medesimo valore per ogni tinta in quanto ogni colore ha una sua “forza”; Un giallo, infatti, sarà meno “forte” e più “sensibile” di un rosso all’immissione nella sua massima saturazione di un nero o di un bianco. Quindi più un colore nella sfera di Munsell sarà posizionato vicino all’asse centrale più il colore sarà influenzato dalle tonalità del bianco e del nero che dimorano proprio su quest’asse, al nord il bianco al sud il nero. La saturazione varia considerando solo i valori pari (0-2-4-6-8-10-12-14-16…) mentre la chiarezza varia considerando tutti i valori unitari. (1-2-3-4-5-6-7-8-9…).
Come si utilizza
Il sistema Munsell si basa sulla rilevazione dei suddetti tre parametri sensoriali (tinta,chiarezza e saturazione) valutati psicologicamente in base al confronto diretto tra superficie da rilevare e le tessere rimovibili appartenenti al Munsell Book of Color.
Il catalogo, in più volumi, contiene 40 schede a tasche, ognuna delle quali rappresenta una sezione verticale (piano o tinta costante) del solido ideale del colore, che contengono mediamente una cinquantina di tessere rimovibili, colorate e codificate. Un colore identificato con il sistema Munsell è codificato da indici, scritti in calce o dietro alla tessera colorata.
I colori sono ordinati nel catalogo in modo che la percezione sia sempre costante tra due colori adiacenti nelle tre direzioni dello spaziali (tinta, chiarezza e saturazione).
Ogni cartella verrà prevista la luminosità che sarà posizionata verticalmente con al nord il bianco puro ( che si esprimerà con il nnumero 10) e al sud il nero puro (con il numero1), al numero 5 avremo il valore “medio” cioè quel valore che possiederà il 50% di bianco e il 50% di nero.
La saturazione sulla cartella si esprimerà da sinistra (valore numerico 1) a destra (valore numerico crescente).
La tinta sarà diversa per ogni cartella, perché ogni cartella rappresenta una tinta nello spazio o meglio nella sfera di Munsell.
Un colore identificato con il sistema Munsell è codificato da indici, scritti in calce o dietro la tessera colorata, composti da un numero (2,5-5-7,5-10) e da una o due lettere maiuscole (R-Y-G-B-P-YR-GY-BG-RP) che indicano la tinta, seguite da due numeri separati da una barra di cui il primo numero indica la luminosità e il secondo la saturazione.
Per esempio il codice colore 10B 3/10 indica un blu (10B è la tinta a cui corrisponde una cartella, 3 il grado di luminosità mentre la saturazione è pari al valore 10).
- Rita Vecchiattini, Tra occhio e cervello, Marzo 2006, Progetto Colore, Materiali&Tecnologie, www.risveglidigitali.com
- Francesca Fortunato, Classificazione e Valutazione, Opale, Giovanni Corsetti, 2008.