Gemme qualità dei diamanti sintetici accresciuti con il metodo CVD
(Gems & Gemology: Winter 2003)
Estratto dell’articolo:
I diamanti sintetici CVD hanno un colore che investe la gamma che va dal brown al grigio fino ad arrivare quasi vicino all’incolore, e comprendono cristalli singoli del tipo IIa[1]; queste sono le caratteristiche dei diamanti sintetici accresciuti usando una deposizione chimica del vapore (CVD) tecnica appartenente alla “Apollo Diamond” Inc. Essi hanno proprietà gemmologiche che li distingue sia dai diamanti naturali che dai diamanti sintetici accresciuti con il metodo HPHT.
I cristalli hanno forma tabulare e arrivano fino ad un carato di peso e sono spessi alcuni millimetri, la loro formazione consiste in un accrescimento sopra un cristallo naturale o sopra un diamante sintetico HPHT o CVD. Il diamante sintetico CVD solitamente non può essere separato dal diamante naturale con le tecniche gemmologiche standard; sebbene la presenza di porzioni di sottostrato sintetico possono essere rivelatrici e indicative agli occhi di un gemmologo esperto, questo sottostrato, infatti evidenzia una colorazione diversa rispetto al materiale accresciuto. Spesso, i diamanti sintetici CVD possono essere identificati da un laboratorio gemmologio per la combinazione di alcune caratteristiche:
- una forte fluorescenza rossa-arancio vista con il DiamondView della De Beer (sistema che immagina profondo-ultravioletto)
- una caratteristica birifrangenza anomala
- caratteristiche distintive nel loro spettro di assorbimento nell’infrarossi (e.g. ,at 3123cm-1) e nello spettro della fotoluminescenza (forte emissione a 575 e 637nm, un doppietto a 596 e una linea a 737).
Background. I diamanti sintetici HPHT sono prodotti con la tecnica delle alte pressioni ed alte temperature dal 1955, e soltanto nel 1970 ottennero e annunciarono i risultati di cristalli che avrebbero avuto caratteristiche di grandezza e qualità gemmologica apprezzabile.(Crowningshield, 1971; Burns and Davies, 1992).
I diamanti sintetici HPHT hanno caratteristiche fisiche distintive, ad esempio mostrano una forma del cristallo grezzo cubo-ottaedrica e una sistemazione di settori di crescita interni che è il risultato di un accrescimento a alte pressioni e alte temperature dovute dalla fusione del metallo o lega del metallo. Catalizzatore/ flusso.
I cristalli prodotti tramite questa sintesi mediamente pesano dall’1 ai 3 ct; quando questi vengono sfaccettati per l’uso in gioielleria, superano occasionalmente 1ct.
la maggioranza dei cristalli sono gialli, sebbene, anche se in numero limitato sono stati prodotti diamanti blu e diamanti sintetici incolori (altri colori tipo il rosa o il rosso, sono il risultato ottenuto in un secondo momento per mezzo di un trattamento del materiale accresciuto originariamente di color giallo.
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[1] Tipo IIa, senza impurità ed elettricamente non conduttivi, prodotti per sintesi.
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