La Giada o giadeite: Giada è un termine commerciale che comprende 2 materiali mineralogicamente differenti: la giada o giadeite e la nefrite. La giada e la giadeite sono dei silicati ed appartengono alla famiglia dei pirosseni mentre la nefrite è un metasilicato di calcio, magnesio e ferro, ed appartiene al gruppo degli anfiboli.

La distinzione commerciale tra questi due minerali è sempre stata un po' lacunosa e spesso entrambi venivano e vengono venduti sotto il nome di giada. In realtà nella consuetudine commerciale non esiste una differenziazione terminologica nè tra i due diversi minerali giada e nefrite e neanche tra giada e giadeite, ma una differenza esiste.

La nefrite è la meno preziosa con un trapporto valutativo approssimativo di 1:10, viene succeduta in pregio dalla giada per arrivare alla piu preziosa giadeite; anche la normativa UNI ne prevede una distinzione applicando il nome giada come "nome generico utilizzato per indicare la varietà massiva sia di giadeite che di nefrite" ed applicando il nome giadeite per le varietà più pregiate. Le terminologie previste dalla normativa UNI per le varietà di giada color verde sono: giada, giada del transvaal, giada imperiale, giadeite, giadeite sintetica. 

La giada può essere trovata di diverse colorazioni: verde (in tutte le tonalità), rosa (giada lavanda), rossa, arancione, giallo-bruno, bruno, nera (cloromelanite), color polvere, bianca (grasso di montone).

La tradizione popolare relativa alla giada è così ricca quanto antico è l’uso di questo materiale. I popoli preistorici la utilizzavano per la produzione di armi ed utensili a causa della sua particolare tenacità.

Fu una delle gemme più apprezzate sia in Cina che in America del Sud; anzi nell’America centrale precolombiana la giada era più pregiata dell’oro, purtroppo, l’arte elevata dell’intaglio della giada fu distrutta dalla conquista spagnola. In entrambi le civiltà si soleva seppellire i morti assieme ad oggetti di giada, questo perché si riteneva che la giada fosse carica di yang l’energia vitale maschile, e da ciò il potere di  rivitalizzare i morti.

La giadeite si trova in masse ciottolose in depositi alluvionali sui pendii delle colline e nel letto dei corsi d'acqua, in conglomerati associata ad albite o anche in posto formante vene filoniformi dentro rocce serpentine o in prevalenza composte di pirosseni giadeitoidi.

Nel Myanmar si estrae questo minerale dal 1847. I giacimenti più importanti di giadeite si trovano nella Birmania del Nord, presso Tawmaw, sotto forma di filoni in rocce serpentinose, oppure in conglomerati o come ciottoli di fiume. Il materiale che viene esportato in Cina. Altri giacimenti si trovano in Guatemala, Giappone, Messico, USA (California).

I boulder di jadeite che mostrano una superficie esterna estremamente fine , potenzialmente possono avere all’interno giada di ottima qualità, le fratture che  penetrano  all’interno hanno ossidato il materiale provocando grandi aree di decolorazione.

Non tutto il materiale prelevato è sfruttabile ma soltanto la parte intatta e priva di matrice. Spesso nei noduli sono presenti delle ossidazioni che riducono l’utilizzo del pezzo.

Gran parte della giada presente sul mercato che presenta una colorazione intensa ed uniforme, trattasi di giada trattata artificialmente per il colore, in Cina e nelle strade di Hong Kong viene venduta nei mercati, sulle bancarelle, nei grandi magazzini e nei negozi di oggettistica come giada naturale a prezzi molto accessibili, ma la vera giada color verde intenso naturale costa moltissimo ed è molto apprezzata dai cinesi e dai giapponesi. Soltanto nelle gioiellerie troverete piccoli pezzi di giadeite naturale verde intenso contornati da diamanti a prezzi esorbitanti.

fig: disco di giada trattata con ciondolo realizzato con lo stesso materiale.

Ovviamente una volta accertato che il pezzo da esaminare trattasi di giada, bisognerà verificare che il materiale non sia stato trattato. I trattamenti più usati sono: - il termico, le tinture e l'irraggiamento.

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