fig: Le pietre di onfacite montate su questi orecchini hanno l'aspetto, il colore e le proprietà gemmologiche pari a quelle di una qualità di giada finissima, ma l'analisi Raman le ha riconosciute come giadeite. L’onfacite e la giadeite sono state a lungo considerate facilmente separabili tramite le strumentazioni gemmologiche standard.

Attualmente stiamo conducendo una ricerca per scoprire se la presenza di questa tipologia di materiale: onfacite di alta qualità, sia il risultato di un nuovo materiale immesso sul mercato oppure se tale materiale sia stato sempre presente ma non sia stato mai riconosciuto.
Nei rapporti di laboratorio del GIA questo nuovo genere di pietra verrà chiamata giada onfacite. In questo modo, stiamo ampliando le varietà di giada fino a comprenderne più minerali in aggiunta alla giadeite e alla nefrite, includendo quelle pietre che gemmologicamente corrispondono alla giadeite ma che in realtà sono onfacite. Tale terminologia è stata utilizzata anche nella letteratura pubblicata (e.g., I. Adamo et al., “Characterization of omphacite jade from the Po Valley, Piedmont, Italy,” Journal of Gemmology, Vol. 30, No. 3/4, 2006, pp. 215–226). Per anni i gemmologi cinesi hanno sostenuto che l’onfacite, così come la cloromelanite (un altro pirosseno), dovrebbe essere incluso come giadeite nella definizione “Fei Cui”, un termine che i cinesi tradizionalmente usano quando di riferiscono alla giadeite e alla giada.
Un ulteriore approfondimento di questo problema è trattato in News from Research nel sito del GIA.
articolo di:
Shane F. McClure
GIA, Carlsbad
tradotto da: Francesca Fortunato