Stime, perizie e valutazioni su: Gioiellerie antiche e moderne, Pietre preziose, Materiale gemmologico organico, Perizie assicurative, inventari patrimoniali, catalogazioni e certificazioni, Consulenze patrimoniali e divisioni ereditarie, Consulenze tecniche giudiziali e stragiudiziali, Consulenze per restauro di gioielleria e argenteria antica, Attestati storico-artistici e di autenticità, Autenticazione delle marchiature di argenterie e gioiellerie antiche, Studi di provenienza e datazione, Studi sulle tecnologie di lavorazione.
Il Gemmological Training Centre è in grado di riconoscere , analizzare e classificare qualsiasi tipo di materiale gemmologico organico, naturale e sintetico, verificare la presenza di trattamenti (termodiffusione, riempimento di fessure, riscaldamento, irraggiamento, tintura ecc.) , grazie alla preparazione, esperienza e serietà dei suoi collaboratori e della strumentazione a disposizione nel suo laboratorio.
Il reparto perizie e stime del laboratorio GTC adotta un approccio multidisciplinare per l’autenticazione dei reperti, coniugando strumenti e metodologie che afferiscono alle aree dell’arte, della storia e della tecnologia, con l’obiettivo di realizzare indagini diagnostiche che consentono di ottenere informazioni accurate su:
- la collocazione artistica del reperto secondo i canoni della storia dell’arte applicata e attraverso un metodo analitico e una coerente critica estetico-funzionale
- la precisa attribuzione crono-territoriale del reperto, frutto di sistematici rilevamenti
- gli aspetti progettuali ed esecutivi del manufatto, tramite l’individuazione delle tecniche di realizzazione.
Con questo schema, il GTC effettua:
- Stime, perizie e valutazioni su:
- Argenterie antiche e moderne
- Gioiellerie antiche e moderne
- Pietre preziose
- Materiale gemmologico organico
- Perizie assicurative, inventari patrimoniali, catalogazioni e certificazioni
- Consulenze patrimoniali e divisioni ereditarie
- Consulenze tecniche giudiziali e stragiudiziali
- Consulenze per restauro di gioielleria e argenteria antica
- Attestati storico-artistici e di autenticità
- Autenticazione delle marchiature di argenterie e gioiellerie antiche
- Studi di provenienza e datazione
- Studi sulle tecnologie di lavorazione
Per le analisi particolari il centro si avvale della collaborazione esterna dell’Università di Roma Tre (spettrofotometro UV-VIS-NIR, spettrofotometro FT-IR, micro-Raman, generatore di raggi X radiografia e luminescenza, spettrometro EDXRF, microscopio elettronico SEM-EDS).
La nomenclatura utilizzata per la descrizione e la dichiarazione dei trattamenti fa riferimento alla normativa UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione)
Per organico si intendono materiali costituiti da sostanze organiche prodotte da esseri viventi di origine animale e vegetale. La classificazione delle gemme organiche si suddivide in materiale gemmologico derivante da parti di animali come: avorio, osso, corallo, conchiglia tartaruga, opercolo, madreperla, corno.
- Materiale gemmologico derivante da parti di vegetali come: legno, semi o avorio vegetale.
- Materiale gemmologico derivante da secrezioni di animali come: perle in tutte le loro varietà.
- Materiale gemmologico derivante da parti di secrezioni vegetali come: copale, resine naturali
- Materiale gemmologico organico fossile come: ambra, Mammoth, giaietto, ammonite, simonellite.
Per materiale gemmologico naturale si intendono tutti quei minerali formatesi con un processo naturale, la maggior parte dei minerali ha determinate forme cristalline. La diversa struttura del reticolo cristallino è responsabile della diversità delle costanti fisiche dei cristalli e quindi anche dei minerali e delle gemme.
Sintetico: In gemmologia, con la definizione materiale sintetico si intende una pietra riprodotta dall’uomo che possiede le stesse proprietà chimiche fisiche e ottiche della corrispondente presente in natura. La denominazione corretta è minerale sintetico. Come dico ai miei studenti, una sorta di pecora Dolly del genere minerale!
Si tratta di un procedimento tecnicamente complesso, che può essere però spiegato più semplicemente con un esempio.
Per riprodurre un minerale in laboratorio vengono presi gli stessi gradienti chimici che compongono il minerale naturale. Prendiamo ad esempio lo smeraldo, la cui composizione chimica è (Be3Al2[Si6O16]); nel procedimento, gli elementi che lo compongono vengono uniti ad un cristallo seme di berillio e acqua e collocati all’interno di un contenitore predisposto per le alte pressioni e le alte temperature;
A questo punto ha inizio il processo di accrescimento: l’acqua, andando in ebollizione, scioglie gli elementi chimici arricchendosene, mentre questi, aiutati dal movimento dell’acqua, si depositano e vanno ad accrescere il cristallo seme.
Così, in pochi giorni, si ottiene un minerale sintetico.
Queste gemme di laboratorio sono perfettamente identiche alle loro antagoniste e a volte è veramente difficile distinguere le differenze. Molto dipende dal metodo di sintesi utilizzato: alcuni metodi sono più facili da identificare rispetto ad altri.
Ma l’uomo non ha soltanto copiato dalla natura, ha anche inventato materiali gemmologici nuovi privi del corrispettivo naturale. La loro denominazione è prodotti sintetici, come lo YAG, il GGG, la zirconia cubica, il titanio di stronzio e molti altri.
La normativa UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) prevede una distinzione applicando il nome “materiale gemmologico artificiale” e suddividendo ulteriormente nelle categorie minerale sintetico,(es.: rubino sintetico) e prodotto sintetico (es.: zirconia cubica).